Restauro ducati scrambler 350: modello Claudia

Il progetto Ducati Scrambler modello Claudia è il primo del progetto delle Sette Sorelle. Questa motocicletta è considerato il pezzo più importante alle Officine Di Matteo a causa della sua storia che coinvolge direttamente il capofamiglia. Questa motocicletta non è in vendita.

Storia e possessori

Claudia è la prima Ducati Scrambler mai connessa al Team di Officine ed è il punto da cui tutto è partito. Registrata alla motorizzazione di Roma con la targa “Roma 321235″ nel 1972 con un numero di telaio 354503, fu originariamente acquistata dal Dottor Armando Maggiori, in data 31/12/1972 in Velletri (Roma) dal punto vendita Ducati Luciano Sambucci motors.

In data 10 luglio 1975 la motocicletta fu venduta in stato perfetto a un entusiasta per 200.000 lire acquirente Claudio Di Matteo, un tappezziere della compagnia “Fratelli Di Matteo”, dedita alla realizzazione di tappezzeria nautica. La moto fu inizialmente utilizzata per le uscite fuori porta del week end e nel 1977, dopo la nascita del primogenito Fabio, Claudio decise, anche grazie all’insistenza della moglie, di abbandonare il brivido e il pericolo delle corse.

La Ducati Scrambler fu così coperta con una speciale plastica trasparente e riposta nel retro giardino, protetta dai raggi di sole e dalla pioggia, fino al 1999, quando un amico di Claudio Di Matteo, il Sig. Franco Flavoni, vide la motocicletta inutilizzata e iniziò il pressing su Claudio affinché gliela vendesse.

Anche se la moto era in ottimo stato, essendo stata radiata di ufficio fu venduta ad un prezzo bassissimo, circa un milione di lire (500 euro di oggi circa) soprattutto considerando la legge vigente negli anni ’90 in materia di reimmatricolazione, che avrebbe obbligato il nuovo possessore a reimmatricolarla, perdendo il numero di targa originale e dovendo riadeguare la motocicletta al collaudo in motorizzazione, richiedendo necessaria l’aggiunta di frecce laterali e la soddisfazione di alcuni requisiti tecnici che avrebbero snaturato l’essenza storica del modello.

Il nuovo possessore, Franco Flavoni, tenne la moto in garage, uscendoci occasionalmente in strada con i documenti di un’altra Ducati Scrambler (azione non proprio corretta formalmente) presente nel suo nutrito garage, tenendo il motore vivo e la motocicletta in movimento. Decise anche di non eseguire alcuna reimmatricolazione, preferendo il mantenimento del modello al suo stato originale.

Fu così che la motocicletta rimase dal 1999 al 2013 nel garage, accanto a decine di altre motociclette d’epoca collezionate negli anni dal Sig. Flavoni.

Una strana mancanza

Stranamente, Claudio Di Matteo, il giorno della consegna della motocicletta, non fornì mai la targa originale a Franco Flavoni, per un non specificato motivo. Fu così che la targa RM 321235 si perse nella cantina sul retro del giardino.

In marzo 2005 Claudio Di Matteo morì all’età di 62 anni.

Il 13 novembre 2013, Fabio Di Matteo, figlio di Claudio, che aveva nel mentre intrapreso il restauro di altre motociclette Ducati Scrambler, decise di recuperare la vecchia moto di famiglia, dando il via a una lunga serie di telefonate per ritrovare il Sig. Flavoni e sperare che la moto fosse ancora in suo possesso o, in caso contrario, entrare in contatto con il nuovo possessore, sperando che tale catena di proprietari fosse più corta possibile e che alla moto non fosse stato destinato il triste destino che capita alle motociclette radiate, ossia essere fatta a pezzi per ricostruire altre motociclette disastrate ma con i documenti in regola.

Dopo tanti anni, il numero del Sig. Flavoni non era più in nessuna rubrica di famiglia. Dopo qualche giorno, Fabio riuscì a contattare l’avvocato di famiglia Giuseppe Marzano, ancora in contatto con Franco Flavoni.

La trattativa di vendita

Fabio contattò immediatamente Franco Flavoni, con speranze prossime allo zero.

F.F.: “Si, ce l’ho ancora. E’ nel mio garage ed è esattamente come tuo padre me la diede quindici anni fa. Non gli ho torto neanche un capello”.
F.D.M.: “Wow, incredibile! Saresti interessato a rivendermela? E’ uno dei ricordi più belli di mio padre.”
F.F.: “Si, penso che potrei. Ne ho altre due e credo che non avrei problemi a dartela, anche se ti devo dire che non ha documenti né targa. Quando andai a prenderla da tuo padre, all’ultimo tolse la targa e se la tenne. E’ stata radiata d’ufficio ed è un peccato perché il motore è perfetto!
C’è un altro problema però. Quest’estate ad agosto l’ho promessa ad un’altra persona che me l’ha fermata dandomi 100 euro.
F.D.M.: “Agosto? Non potrebbe considerarlo come “troppo tardi” per venire a prendere la moto? La prego, la dia a me… è di mio papà!”
F.F.: “Sono persona d’onore e non posso comportarmi diversamente dalla parola che ho dato. Posso chiamare questa persona e chiedere se non è più interessata e in tal caso ti farò sapere.”.
F.D.M.: “Ma per favore, è la motocicletta di mio padre e Lei lo conosceva molto bene. Non lasci che vada altrove se non a casa sua, dove deve stare!”.
F.F.: “Te l’ho detto, non posso. Fammi chiamare questa persona e vediamo che succede”.
F.D.M.: “Ok. Ad ogni modo, a che prezzo me la ridarebbe?”.
F.F.: “Mmm… penso che potrei dartela per 1.500 euro, ma solo perché so che sei tu, altrimenti il valore di queste motociclette è di circa 5.000-6.000 euro”.

Quella fu la fine della telefonata. Era tempo di fare considerazioni e tornare alla realtà.

1) il prezzo era completamente fuori ogni logica. Anche se radiata di ufficio, con le nuove leggi, la moto avrebbe potuto tornare operativa con pochissimi soldi, con la targa originale e senza alcuna modifica strutturale da applicare al mezzo. Ora sarebbe stato facilissimo rimetterla in strada con le nuove leggi.

2) il prezzo per una moto così ben conservata, con tutti i pezzi originali, poteva arrivare anche ai 7.000 euro e questo mezzo aveva tutte le carte in regola per essere venduto a quel prezzo. Ogni pezzo era come Fabio se lo ricordava, compreso il pedale del passeggero sinistro, rosicchiato dal cane Tom.

5) se l’amico di Flavoni fosse stato interessato, la motocicletta, così vicina al ritorno a casa, sarebbe andata persa per sempre.

Tre lunghissimi giorni passarono e due telefonate furono fatte a Flavoni da Fabio Di Matteo. Nessuna news.

Fu qui che l’avvocato di famiglia, Dott. Giuseppe Marzano, tornò in aiuto per la risoluzione della trattativa, convincendo l’amico Flavoni a restituire la motocicletta alla Famiglia Di Matteo.

Il 16 novembre 2013 la telefonata finale:

F.D.M.: “Sig. Flavoni?”
F.F.: “Si, è tua! Vieni domani a prendertela”.
F.D.M.: “Perfetto a domani! Accetta assegni?”
F.F.: “Si”.

L’affare andò in porto!

Domenica 17 novembre 2013 – Il recupero

recovery-ducati-scrambler-350-in-rome-from-mr-franco-flavoni

Fabio Di Matteo, Roberto De Santis e Gianni caricarono lunghe corde nel furgone di Gianni e guidarono fino a Monteverde (Viale Trastevere) per recuperare LA MOTOCICLETTA. Ogni chilometro di traffico li avvicinava sempre più al punto X, dove la motocicletta era stata prigioniera per lunghi 15 anni.

Finalmente al garage.

Eccola li, a riposo accanto alle altre motociclette antiche provenienti da tutte le parti del mondo, appartenenti al Sig. Flavoni. L’unica senza targa era lei, la bicicletta di Claudio. I tre portarono via la motocicletta in tempi da record quasi avendo paura che Flavoni potesse ripensarci. Gianni e Roberto caricarono la moto sul furgone mentre Fabio firmava l’assegno.

Le seguenti foto mostrano lo stato della Ducati Scrambler 350 “Claudia”, dopo circa 40 anni di vita. La bicicletta non era proprio in stato perfetto. Gli anni avevano contribuito a produrre un lieve strato di ruggine sulle parti cromate. ma questo oramai non era più un problema. La parte più grande del lavoro era stata fatta e ora il restauro poteva avere finalmente inizio!

separazione

trasporto-ducati-scrambler-350 scarico-furgone-gianni-moto-scrambler scarico-ducati-scrambler-350-recupero-camion moto-ducati-scrambler-claudia-da-ristrutturare ducati-scrambler-350-claudia-foto-alette-serbatoio foto-team-ducati-scrambler-recupero-roberto-de-santis-e-gianni tappo-serbatoio-ducati-scrambler-claudia serbatoio-tappo-arrugginito-foto-ducati-scrambler-da-ristrutturare motore-e-scaroco-ducati-scrambler motore-ducati-scrambler-e-carburatore faro-originale-ducati-scrambler-marca-aprilia faro-originale-aprilia-moto-ducati-scrambler strumenti-e-manubrio-ducati-scrambler-claudia fabio-di-matteo-moto-scrambler-large fabio-di-matteo-moto-scrambler ducati-scrambler-in-garage-a-fine-serata separazione

Il Restauro

Continua…

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Current month ye@r day *